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Icone russe antiche: capolavori d’antiquariato

  • 24 Ottobre 2019
icone-russe-antiche

Le icone russe antiche sono straordinarie espressioni artistiche che offrono suggestioni esotiche e ammalianti. Catturano lo sguardo e alimentano emozioni intense.

Le avrai viste molte volte, opere antiche o copie moderne. È probabile che tu ne sia rimasto affascinato dal magnetismo espressivo, avvolto dalla profondità delle immagini. Sono capolavori, pezzi unici, capaci di mostrare una dimensione artistica millenaria, che trascende la materia, per toccare le corde della spiritualità.

Dalle origini bizantine fino ai giorni nostri, le icone russe abbracciano secoli di storia e mantengono l’integrità di un’espressione artistica antica e irrinunciabile. Avventuriamoci insieme per conoscerle meglio.

Icone russe antiche: la storia della fede di un popolo

Siamo nel 988 d.C., nello Stato della Rus’ di Kiev, una terra sconvolta dai continui tumulti. È qui, tra i confini dell’antica Russia, che prende forma l’arte sontuosa delle icone russe.

Le ragioni che spinsero il principe di Kiev, Vladimir “Il Grande”, a convertirsi alla fede del cristianesimo ortodosso, sono ancora oggi fumose e controverse. Fede e interessi politici si mescolano nelle voci e negli scritti del tempo.

Di certo, Vladimir cercava di unificare la nazione e porre fine alle insurrezioni, per rafforzare il suo potere. Dunque, su consiglio dei suoi emissari, rimasti colpiti dalla magnificenza artistico-religiosa delle tradizioni di Bisanzio, Vladimir si fa battezzare e impone il cristianesimo ortodosso alla nazione.

A prescindere dalle reali motivazioni, che spinsero il principe di Kiev a convertirsi, la sua scelta diede inizio all’arte dell’iconografia Russa. Un’espressione artistica di incredibile intensità, che finirà per incarnare la sacralità degli ideali spirituali di un intero popolo.

L’influenza bizantina permea l’arte sacra russa, con le sue influenze culturali e religiose. Infatti, “eikóna”, è la parola greca da cui deriva “icona”, ovvero “immagine”. Nel mondo ortodosso, questa parola assume il significato più profondo di “rappresentazione dei santi”. Sono loro, di fatto, ad assumere una posizione di rilievo in quella che è una vera propria biografia illustrata degli eventi divini.

Nel tempo, gli artisti bizantini, perlopiù monaci, vengono accolti in Russia per diffondere le tecniche di pittura delle icone, dell’affresco e del mosaico. È così che nascono diverse scuole di stile, ispirate dall’ambiente dei monasteri; luoghi di creatività spirituale e collaborazione artistica. Veri laboratori (artel) che, nonostante le varie influenze, rispettano sempre i canoni bizantini: dalle tecniche di esecuzione, alla tipologia dei soggetti e delle composizioni.

La religione ispira l’arte e si fa mezzo di narrazione, per coinvolgere e ammaliare il popolo russo.

La fusione di arte e religione: la potenza del simbolismo iconografico

Le icone russe antiche sono opere dal forte simbolismo religioso, con immagini sacre, che il popolo venerava. Creazioni dipinte su legno, con strati di vernici a tempera, dove rappresentazioni dai colori intensi e naturali creano un’avvolgente profondità evocativa.

Le figure sono rappresentate nella loro forma celeste bidimensionale, con proporzioni allungate. I loro occhi sono l’elemento catalizzatore, il più importante del viso, tant’è che le teste dei personaggi rappresentati non sono mai dipinte di profilo.

Nella vecchia Russia il cristianesimo ortodosso finisce per influenzare qualsiasi fase della vita. Ogni giorno è dedicato a un santo, e le persone si affidano a un riferimento sacro, per la sorte della loro vita famigliare e lavorativa.

I fedeli iniziano a credere che le icone possano fare miracoli e portare alla conquista degli obiettivi desiderati: dalla vittoria sul campo di battaglia al successo dei propri commerci. È così che le rappresentazioni iconiche dei santi diventano la forma d’arte più diffusa.

L’orientamento visivo e l’uso delle immagini nella cultura cristiana ortodossa ha permesso una forte coesione nella società russa. Nessuno era escluso: analfabeti o letterati, tutti potevano comprendere i messaggi religiosi, sociali e storici.

Dato il profondo significato religioso delle icone russe, l’artista doveva essere una persona degna della sua arte, sia umile che santo nelle fede. Ecco perché molti pittori erano monaci e professavano una teologia basata sulle immagini, invece di usare le parole, come accadeva nella cristianità occidentale.

Icone russe antiche: tra capolavori, maestri e scuole d’arte

Tra il XV e il XVI secolo assistiamo al momento di massimo splendore dell’arte dell’icona russa. Le scuole più prestigiose sorgono a Vladimir, Kiev, Novgorod e Mosca. In quest’ultima lavoravano 3 artisti particolarmente dotati: Teofane il Greco, Andrej Rublev e Dionisij.

Molte delle antiche icone russe sono oggi ancora ben conservate. Mantengono le loro caratteristiche d’incantevole pittura sacra e l’intensa energia spirituale delle loro immagini.

Tra le icone più rinomate, è di straordinaria bellezza artistica la celebre “Vergine di Vladimir”, detta anche “Nostra Signora di Vladimir”. Un’icona russa antica considerata miracolosa, per aver salvato Mosca nelle molte occasioni in cui è stata minacciata da terribili invasori. Oggi, conservata nella chiesa di San Nicola, a Mosca.

La Trinità, dipinta da uno dei più importanti pittori russi, Andrej Rublev, raffigura 3 angeli seduti alla tavola di Abramo, come simbolo della trinità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Considerata tra le icone russe più belle mai realizzate, è possibile ammirarne l’armoniosa spiritualità nella Galleria Statale Tretjakov, a Mosca.

Un’altra icona rinomata in tutto il mondo è la “Gioia inattesa”, che narra la leggenda della conversione a nuova vita di un giovane ladro innamorato dell’immagine della Madonna. La caratteristica particolare di questa icona risiede nella raffigurazione di un ragazzo mentre parla con la Madonna, come se fosse un’icona nell’icona.

Nata come espressione di una profonda verità di fede, l’icona rappresenta per i cristiani ortodossi un dono di Dio. Verso la fine del XVI secolo, l’arte delle icone russe inizia la sua decadenza. Quando le icone si trasformano in semplici status-symbol del potere politico e religioso, le scuole locali iniziano il loro declino, l’arte sacra diventa realistica e perde il suo potere spirituale.

Come nascono le icone sacre: straordinarie espressioni artistiche

Tra le icone sacre, l’icona russa è la più prestigiosa e ricercata, per le particolari modalità di realizzazione. Ogni dettaglio è curato con maniacale attenzione: dalla scelta del legno per il supporto ai molti strati di tela e scagliola, dalla qualità della pittura alla posa della foglia d’oro.

Per realizzare le icone russe antiche, l’iconografo sceglieva tavole di legno, come il tiglio, il larice o l’abete. Dopo averle ricoperte con vari strati di colla di coniglio e gesso, le tavole venivano levigate, per ottenere la così detta levaks, una superficie liscia, priva di porosità. Solo dopo questa lunga e laboriosa lavorazione, le tavole erano pronte per accogliere i colori e le dorature.

Come avviene ancora oggi, i colori erano realizzati con la tecnica della tempera all’uovo. Infatti, piante e minerali, amalgamati con tuorli d’uovo permettono di realizzare una pittura realistica e “viva”, che conserva le sue qualità cromatiche nel tempo. I colori più usati erano: nero, bianco, rosso, giallo, marrone, blu e verde. Ognuno con il suo simbolismo, mai scelti a caso o per vezzo dell’artista.

Una lunga lavorazione, per realizzare capolavori coinvolgenti, resi ancora più magnetici dall’effetto tridimensionale delle dorature. Infine, la cornice, elemento simbolico e importantissimo, destinata a sottolineare il distacco tra cielo e terra; tra umano e divino.

Le icone russe antiche non sono solo raffigurazioni pittoriche, ma un vero oggetto di culto. Rappresentano una preghiera “fisica e visuale”, un mezzo che eleva il credente verso la sua spiritualità, grazie alla potenza evocativa delle immagini.

Il loro valore sacro era sancito dalla benedizione di un sacerdote, che trasformava l’icona in un oggetto simbolo di contemplazione personale, spesso anche privata e domestica.

Sei un appassionato di gioielli antichi? Allora, vieni con noi alla scoperta dei gioielli anni ’20: le creazioni che hanno segnato un’epoca.

Icone russe antiche: dove acquistare questi capolavori d’antiquariato

Le icone russe antiche mostrano l’esistenza della perfezione artistica e spirituale, che lega l’uomo all’esistenza di Dio. Con i loro occhi profondi, la prospettiva appiattita, i lineamenti allungati e le luci dorate, esprimono un fascino storico-artistico apprezzato in tutto il mondo.

Nonostante la Rivoluzione Russa del 1917 abbia segnato anche la distruzione di massa delle icone, molte sono state salvate, per riemergere nel loro antico splendore. Oggi, non ci sono più vere scuole d’iconografia russa, ma la tecnica è sopravvissuta, per esprimersi con nuove realizzazioni artistiche.

Siamo da sempre affascinati dagli oggetti preziosi, che hanno segnato epoche storiche indelebili. Espressioni d’arte che rappresentano il gusto, la maestria e la cultura di artisti e correnti di pensiero uniche e irripetibili. Per questo, il nostro negozio è un punto di riferimento per tutti coloro che cercano pezzi unici e rari, tra cui, icone russe antiche e di alta qualità. Se stai cercando un particolare oggetto d’antiquariato, contattaci o vieni a trovarci in Corso Porta Borsari 12, a Verona.

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