Come scegliere un diamante: le caratteristiche per l’acquisto perfetto
Come scegliere un diamante che possa far brillare i tuoi sentimenti?
Quando entri in gioielleria stai cercando qualcosa di speciale, una gemma capace di custodire le emozioni più intense. Un diamante è una promessa senza tempo, ma lo è solo se scegli quello giusto per te.
Non vuoi acquistare solo una gemma preziosa, ed è normale che mille dubbi attanaglino i tuoi pensieri. Scegliere un diamante non è semplice: hai bisogno di sapere quali siano le caratteristiche che lo rendono unico, proprio come la persona che lo riceverà.
Se vuoi acquistare quello perfetto, e apprezzarne il valore, ecco cosa devi sapere.
Caratteristiche diamante: come riconoscere quello perfetto
Che sia un anello, una collana o un paio di orecchini, quando scegli un gioiello con diamanti stai celebrando un momento importante. È l’espressione di un incontro, di un legame profondo.
Essere consapevole delle caratteristiche più importanti da tenere in considerazione, per un acquisto sereno e soddisfacente, è fondamentale.
Queste informazioni ti servono per conoscere i fattori che determinano il valore delle pietre preziose. Le caratteristiche principali sono definite le 4C dei diamanti: peso, taglio, colore e purezza. Oltre a queste, ne vedremo però anche altre, per aiutarti a fare le giuste considerazioni e trovare la gemma perfetta.
Colore dei diamanti
Il colore è la caratteristica che influenza maggiormente l’acquisto di un diamante. È la più evidente e apprezzabile anche a occhio nudo. Il diamante è, di per sé, un cristallo incolore, ma può assumere delle colorazioni dovute alla presenza di atomi di altre sostanze, come azoto, idrogeno, ecc. Nella fattispecie, parliamo di sfumature che variano dal marrone al grigio o al giallo.
Qualunque influenza di colorazione penalizza la bellezza del diamante. Ecco perché sono classificati con delle lettere, in base a una scala che ne valuta la “non” colorazione. Quindi i diamanti classificati con le lettere D, E, F e G sono quelli che ti garantiscono la percezione di “perfettamente” incolore, mentre quelli che vanno dalla H alla Z mostrano, via via, l’intensificarsi delle sfumature di colore.
Purezza dei diamanti
Sfatiamo uno dei cliché attribuiti ai diamanti, ovvero il fatto che essendo i cristalli più preziosi sul nostro pianeta debbano anche essere puri. L’acquisto di diamanti passa spesso per questa caratteristica abusata e non del tutto vera: è più corretto parlare di “grado di purezza”.
Devi considerare che le caratteristiche del diamante derivano dal suo processo di formazione, perciò può contenere delle inclusioni, ovvero delle disomogeneità. Per esempio, l’inclusione di atomi di carbonio non cristallizzati (grafite), mostra delle impurità scure. Non devono essere viste solo come dei difetti: in realtà, sono anche l’incontrovertibile prova dell’autenticità e unicità di ogni diamante.
Ai diamanti viene assegnato un grado di purezza che va da “impeccabile” a diamanti con inclusioni evidenti. Il GIA (Gemological Institute of America) ha definito una scala di 11 gradini per la classificazione dei diamanti.
I fattori che determinano il grado di purezza sono colore, forma, dimensione, posizione e numero delle inclusioni visibili nel diamante, con un ingrandimento 10x. Ecco le classificazioni:
- FL – flawless = puro, nessuna imperfezione interna o esterna individuabile a 10x;
- IF – internally flawless = internamente puro, nessuna imperfezione interna individuabile a 10x;
- VVSI1 e VVSI2– very very slight included = piccolissime inclusioni difficili da individuare a 10x ;
- VSI1 e VSI2 – very slight included = piccolissime inclusioni visibili a 10x;
- SI1 e SI2 – slight included = piccole inclusioni facilmente visibili a 10x;
- P1, P2, P2 – included = inclusioni visibili a occhio nudo;
I livelli di purezza più bassi della scala si riferiscono ai diamanti chiamati “Piqué”.
Il grado di purezza influisce solo parzialmente sulla bellezza delle gemme, perché le inclusioni risultano difficilmente visibili a occhio nudo (soprattutto per chi non è un esperto). La valutazione del grado di purezza influisce, tuttavia, sul prezzo finale.
Taglio dei diamanti
Il taglio dei diamanti è l’unico aspetto influenzato dall’uomo, e ne definisce il design e l’impatto emotivo che le pietre preziose avranno su chi le riceve.
Per secoli, gli artigiani tagliatori di diamanti hanno cercato di valorizzarne le caratteristiche, inseguendo la perfetta combinazione tra brillantezza, scintillio e fuoco, ovvero lo splendore irradiato dalle gemme preziose. Hanno provato a migliorare il taglio dei diamanti più diffuso – il taglio a brillante – giocando con gli angoli di taglio e le leggi dell’ottica, ma senza ottenere la pietra ideale.
Oggigiorno, la richiesta della perfezione ha imposto ai tagliatori dei parametri nelle proporzioni di taglio, e il risultato sono gemme che brillano come le stelle. Dopotutto, il taglio ideale era stato inventato da Tolkowsky nei primi del ‘900, e non servivano altri estri rivoluzionari: era sufficiente realizzarlo alla perfezione.
La scala del taglio dei diamanti prevede 5 gradi:
- Excellent;
- Very Good;
- Good;
- Fair;
- Poor.
È possibile scegliere tra diverse tipologie di taglio, tutte di grande fascino, ma che devono essere poi contestualizzate: alcune pietre nascono per splendere da sole, mentre altre servono per enfatizzare le caratteristiche e la percezione del valore di una pietra dominante.
Potrai sentir parlare, ad esempio, di taglio diamanti a:
- brillante: tondo e ovale;
- marquise;
- baguette;
- carrè;
- goccia;
- cuore;
- rosa;
- smeraldo;
- radiant;
- trillion;
- princess.
Un esperto gioielliere potrà aiutarti a scegliere la pietra con il taglio perfetto, per essere incastonata nel monile che farà brillare il tuo messaggio.
Caratura o Peso
L’unità di misura per definire il peso di un diamante è il carato, che equivale a 0,2 grammi. Il nome deriva da un’antica unità di misura, che impiegava l’uso dei semi di carrubo per pesare le pietre: a quanto pare, questi semi hanno una massa incredibilmente uniforme, proprio di 0,2 grammi.
Se il diamante pesa meno di un carato si parla di centesimi o punti. Infatti, proprio come un euro, il carato è diviso in centesimi. Quindi, se vedi un diamante con l’etichetta che riporta il valore di 0,50 si riferisce a 50 centesimi di carato.
Il peso del diamante incide sul prezzo finale e ti fornisce indicazioni sulle dimensioni, ovvero sul volume. Eppure, due pietre con lo stesso peso possono avere prezzi diversi, perché influiscono altre caratteristiche, come la purezza, il taglio e il colore.
Oltre alle 4C dei diamanti, ci sono però altri aspetti che dovrai tenere in considerazione: eccoli di seguito.
Proporzioni di taglio di un diamante
Le proporzioni si riferiscono al taglio e rappresentano quei limiti che il tagliatore deve rispettare, per la miglior resa ottica del diamante. Contribuiscono al corretto fluire della luce attraverso la pietra e influenzano la brillantezza e il fuoco, o dispersione di luce.
Le proporzioni ideali donano al diamante una lucentezza e brillantezza incredibili. Dunque, le faccette devono essere perfettamente armonizzate. In un taglio a brillante si parla di 57 faccette (58 nel taglio antico, dove l’apice era mozzato) e le proporzioni sono espresse in percentuale e gradi.
Politura del diamante
La politura è il termine con cui si indica la lucidatura del diamante. I fattori che ne determinano il giudizio riguardano la presenza di abrasioni, incavature, ecc. Migliore sarà il giudizio indicato sul certificato e più lucida sarà la pietra.
Simmetria
La simmetria riguarda la precisione e l’equilibrio del taglio dei diamanti. Insieme alla politura è uno dei fattori che influisce maggiormente sull’aspetto finale del diamante che stai osservando. Il taglio brillante è composto da molteplici faccette speculari che devono essere perfettamente simmetriche, per garantire la resa ottica ottimale.
Fluorescenza
La fluorescenza è la luce, o scintillio, che i diamanti emettono quando sono esposti ai raggi ultravioletti (UV) invisibili all’occhio umano. I diamanti migliori non devono avere fluorescenza.
Nella maggior parte dei casi, la fluorescenza non ha effetti degni di nota sull’aspetto dei diamanti. Tuttavia, una fluorescenza medio-bassa può contribuire a migliorare la resa estetica alla luce del giorno. Dunque, è un fattore che può rendere visivamente apprezzabile una pietra di minor valore, perché ne compensa il grado di colorazione.
Come scegliere un diamante: il tuo gioielliere è il fattore più importante
Il diamante è un capolavoro della natura che sapienti mani artigiane trasformano in un’opera unica. L’impatto del lavoro dell’uomo sulla pietra ne esalta al massimo le caratteristiche naturali e ti permette di comunicare le tue emozioni.
Quando scegli il tuo diamante assicurati che sia accompagnato da un certificato che ne attesti la valutazione, in base ai parametri che abbiamo appena visto.
In ogni caso, il consiglio più indicato per acquistare un diamante è quello di scegliere sempre un gioielliere professionista: affidati a un esperto qualificato, per evitare sorprese ed essere sicuro di comprare il diamante perfetto per te.
La nostra decennale esperienza nel settore dei gioielli artigianali ci permette di accompagnarti nella scelta del diamante ideale per le tue esigenze. Vieni a trovarci nella gioielleria in Corso Porta Borsari 12 a Verona, oppure visita l’e-commerce Tapparini e scegli le nostre creazioni con diamanti: pensate e disegnate per dare forma ai tuoi desideri.